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2.
Nella tela di Monet è raffigurata una veduta del porto di Le Havre,
nel momento del sorgere del sole. Monet ritrae il porto dalla finestra
della casa in cui abita. La visione mattutina è una sorta di rivelazione:
tutto rinasce alla vita al primo apparire della luce. Ciò significa
anche che tutto il reale è un’mpressione fugace.
3. La composizione. Sullo sfondo sono visibili
dei velieri e il profilo lontano del porto, con le sue ciminiere e le
sue gru. 4. Il sole. Il sole è un cerchio arancione,
fatto di mescolanze di rosso e di giallo: una mescolanza che non appartiene
ai colori cosiddetti puri. É un colore composto, che contraddice
il principio dell’uso di colori puri, adottato dagli Impressionisti. |
5.
Le barche. Per compensare l’eccesso di equilibrio compositivo e
cromatico, Monet inserisce tre macchie scure in scalare profondità.
Sono le immagini, sempre più sfocate nella lontananza, di tre barche
di pescatori, tre gradazioni diverse di blu, che si riflettono nelle onde.
Le due attività del porto, quella navale e quella della piccola pesca sono tuttavia solo dei pretesti per la composizione pittorica, la quale è volta unicamente all’esaltazione dell’istante luminoso. 6. La pennellata. La tecnica a brevi pennellate brillanti sembrò a Monet la più adatta al fine di cogliere il fenomeno del rapido mutamento della luce. Si trattava di far correre la mano il più velocemente possibile, per fermare la percezione - o, per meglio dire - l’impressione del momento. 7. Il colore. Solo gli impressionisti seppero
sfruttare i colori nella loro purezza e utilizzarli in maniera diretta,
senza prima aver realizzato un disegno di base. I colori impressionisti
sono così ricchi e vivi da escludere il nero e qualsiasi tonalità
di grigio, tanto che le ombre stesse saranno dipinte usando il blu, per
non abbassare la luminosità complessiva della composizione. |
Claude Monet,
Impression. Soleil levant (Impressione. Levar del sole), 1872, olio
su tela, cm 46x64, Parigi, Museo Marmottan.
L’obiettivo della ricerca di Monet
(Parigi 1840-Giverny 1926) e di tutti gli artisti impressionisti - i primi
artisti ad uscire dagli studi e a dipingere all’aperto, o, come
si diceva, en plein air -, fu quello di tentare di
cogliere l’istantaneità dei fenomeni naturali. 1. L’opera, che diverrà emblematica
della poetica impressionista, venne esposta da Monet alla prima mostra
del gruppo dei futuri impressionisti, nel 1874, nello studio del fotografo
Nadar. Il quadro sarà subito oggetto di critica; su un giornale
apparve una denominazione volutamente irrisoria di |