La fanciulla bacia il suo scheletro! La morte
convive con la vita: questa è la relatività dell’esistenza
e dunque di ogni suo momento. |
Breathing è una video
performance del 1995 - nella quale l’artista giace abbracciata ad
uno scheletro, che si muove al ritmo del suo respiro e al sollevarsi del
suo seno (la morte è l’ultimo specchio in cui ci si può
guardare, il limite estremo della Vanitas, là dove si
incrociano filosofie zen e pratiche barocche...).
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Breathing è un’opera che rimanda concettualmente
ad una delle più intense video performance della Abramovic,
di vent’anni anteriore, Art Must be Beautiful, Artist Must
be Beautiful (1975); in essa l’artista, dapprima sussurrando
e infine urlando, dapprima spazzolandosi ed infine colpendosi i lunghi
capelli con una spazzola dalle setole di ferro, si domanda, anzi ci
domanda, perché l’arte e l’artista debbano ancora
rispondere a questa tragica, mortale, richiesta di bellezza. Ora, con
l’opera del 1995, Cleaning the Mirror, il rito si conclude:
la bellezza del corpo nudo della artista si stringe in un abbraccio
osceno con la morte che esso contiene. Ma, attenzione, non vi è
nulla di conclusivo, si tratta di un amplesso senza orgasmo e dunque
di una relazione... critica, ai bordi estremi della vita e dell’arte. |